TERREMOTI, MOVIMENTI GEOLOGICI E PONTI SOSPESI IN ARIA
			
			
			Sebbene misure geodetiche volte allo studio dei movimenti crostali 
			non venissero sistematicamente eseguite in Italia in quegli anni, 
			una linea di livellazione venne eseguita da parte dell’Istituto 
			Geografico Militare Italiano poco prima del terremoto (Lo Perfido, 
			1909; De Stefani, 1909). Poco dopo l’evento sismico tale linea venne 
			misurata nuovamente permettendo di rivelare una considerevole 
			subsidenza cosismica da entrambi i lati dello Stretto (fino a -70 cm 
			a Messina e -50 cm a Reggio Calabria). Studi successivi 
			evidenziarono come il terremoto fosse caratterizzato da un movimento 
			distensivo interpretabile per mezzo di una faglia normale o di un 
			sistema a doppia faglia con andamento circa nord-sud, posta al di 
			sotto dello Stretto (Shick, 1977; Mulargia & Boschi, 1983; Bottari 
			et alii, 1986; Capuano et alii, 1988; Boschi et alii, 1989; De 
			Natale & Pingue, 1991).