Alla 
		redazione del Giornale:
							
						
					
				
			
			
			
			 COMUNICATO STAMPA
			
			
			 
			
			
			VENERDI 17 GIUGNO, l’Ufficiale Giudiziario del Tribunale 
		di  Barcellona (per competenza territoriale) si è recato  presso il 
		Comune di Montalbano Elicona  per eseguire un pignoramento a seguito di 
		una sentenza del Tribunale di Messina per una causa (durata 15 anni),  
		per violazione del diritto d’autore, 
			
			
			 
			
			
			Dopo lunga ricerca di beni disponibili per il 
		pignoramento, l’Ufficiale Giudiziario, ha potuto pignorare solo il 
		TELEVISORE del Signor Sindaco e, dopo 5 ore, su indicazione del 
		segretario comunale, il PIANOFORTE, già in dotazione alla banda musicale 
		del paese, ormai sciolta da anni.
			
			
			 
			
			
			L’Amministrazione Comunale,  pur essendo stata avvisata 
		per tempo dal creditore, ha preferito attendere il pignoramento, 
		piuttosto che versare la modesta cifra liquidata dalla sentenza, con il 
		risultato di vedersi pignorati i beni mobili.
			
			
			 
			
			
			La causa era nata nel 1989 da una illegittima 
		riproduzione di una precedente pubblicazione turistica, riproduzione 
		priva anche del nome dell’autore. 
			
			
			Il Comune è riuscito a far durare la causa 15 anni e 5 
		ore , una causa dove tutto è stampato, provato, datato.
			
			
			 
			
			
			La legge sul diritto d’autore in vigore è chiara e 
		articolata,  far durare una causa di questo tipo per 15 anni, significa 
		solo rischiare di pagare  danni e spese  superiori. 
			
			
			
			 
			
			
			Durante questi 15 anni è morto di vecchiaia uno dei 3 
		inquisiti coinvolti nel plagio, è morto di vecchiaia  anche un giudice , 
		si sono avvicendati 5 giudici e due periti, evidentemente gli avvocati 
		del Comune di Montalbano speravano che morisse il creditore. 
			
			
			
			 
			
			
			Dopo 5 ore, con un TELEVISORE ed un PIANOFORTE, invece, 
		il creditore ha riposato solo qualche minuto nella piazza del Palazzo 
		Comunale, disteso sopra una panchina di pietra,  per poi recarsi dai 
		carabinieri per informarli di voler continuare il pignoramento.
			
			
			 
			
			
			Nel frattempo qualcuno, temendo un malore, aveva chiamato 
		un medico. Non ci crederete, si è presentato il Signor Dottor Sindaco 
		con tanto di borsa con i ferri per “curare” il creditore il quale  ha 
		gentilmente risposto, no grazie.
			
			
			 
			
			
			Per informazioni:  Baeli Rosario  Multigraf Editrice 090 
		2935215  baeli@taorminacity.com