| 
					
					GIUSEPPE RODI 
					 C.P. 
					13 SANTO  
					  
					98148 MESSINA 
					 TEL. 
					392 4266910 
					   
					
					COMUNICATO STAMPA DEL 18/04/2005 
					
					   
					
					IN 
					AUTUNNO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE A MESSINA? 
					 
					
					UNA SOLA IPOTESI LO CONSENTIREBBE!   
					
					  
					Giuseppe 
					Rodi, il cittadino che promosso le prime due azioni popolari 
					(ricorsi 
					elettorali) 
					per la decadenza del Sindaco, esce allo scoperto ed 
					evidenzia la sua tesi. 
					“Sin dallo 
					scorso 7 aprile 2005 –dichiara 
					Giuseppe Rodi-, 
					dai vari Organi stampa, 
					viene 
					diffusa la notizia che Messina potrebbe tornare alle urne 
					soltanto nella 
					eventuale 
					ipotesi che il dott. Giuseppe Buzzanca ritirasse il suo 
					ricorso per 
					Cassazione”. 
					In realtà –continua 
					Giuseppe Rodi-, 
					a conferma di quanto ho evidenziato 
					sin dallo 
					scorso anno, tale strada non è percorribile in quanto, in 
					ogni caso, 
					l’eventuale 
					ritiro del ricorso per Cassazione proposto dal dott. 
					Giuseppe Buzzanca 
					non 
					porterebbe all’annullamento del giudizio pendente innanzi la 
					Prima Sezione 
					Civile della 
					Cassazione”. 
					“Ma non 
					finisce qua. Infatti –aggiunge 
					Rodi-, 
					qualora all’eventuale ritiro del ricorso 
					proposto dal 
					dott. Giuseppe Buzzanca, dovesse seguire il ritiro del 
					controricorso 
					proposto dai 
					controricorrenti popolari, il giudizio rimarrebbe ugualmente 
					pendente”. 
					“In tal 
					senso –continua 
					Rodi- 
					inequivocabile è il codice di procedura civile (artt. 309 e 
					310). Codice 
					che, tra l’altro, non può essere modificato con eventi 
					diversi che 
					
					rappresenterebbero un precedente non conforme”. 
					“Diversamente 
					–prosegue 
					il cittadino Giuseppe Rodi-,
					ad oggi, vi è una 
					sola 
					
					soluzione che potrebbe portare alle urne sin dal prossimo 
					autunno, chiara- 
					mente 
					qualora giovedì venisse approvata la così detta <leggina> 
					alla Regione Sicilia”. 
					“Innanzi 
					alla Prima Sezione Civile della Cassazione –evidenzia 
					Giuseppe Rodi- 
					sono 
					penedenti due miei ricorsi per la nullità dell’ordinanza del 
					17 aprile 2004 
					che, 
					pertanto, ove riconosciuta, 
					comporterebbe la nul-lità di quanto è seguito 
					nel 
					tempo (ivi compresa l’udienza 
					del 31 marzo 2005 e l’ordinanza del 6 aprile 
					2005). 
					A tal punto, se il Collegio competente dovesse 
					accogliere uno, o entrambi, i 
					ricorsi di 
					Giuseppe Rodi, l’udienza dello 
					scorso 14 aprile 2004 è come se non vi 
					fosse 
					stata e, quindi, si 
					dovrebbe tenere una nuova prima udienza. 
					Nel 
					
					frattempo, ove ritenuto 
					opportuno, il dott. Giuseppe 
					Buzzanca potrebbe ritirare 
					il 
					ricorso proposto in Cassazione e, lo stesso Organo, potrebbe 
					accogliere il 
					ritiro 
					del menzionato ricorso doven-dosi svolgere nuovamente la 
					prima 
					
					udienza”. 
					Tra 
					l’altro 
					–continua Giuseppe Rodi- non 
					dimentichiamo che all’udienza del 14 aprile 
					2004 
					l’Avv. Giuseppe Trischitta ritirò il ricorso incidentale 
					dallo stesso proposto in 
					favore 
					del dott. Giuseppe Buzzanca. La 
					Suprema Corte, in quella occasione, 
					non 
					accolse 
					il ritiro del predetto ricorso e, 
					pertanto, tale evento rap-resenta 
					ed evidenzia 
					il chiaro 
					orientamento legale-giuridico del Supremo Organo della 
					Cassazione”.  
					“In quell’occasione 
					–conclude 
					Giuseppe Rodi- 
					la Cassazione rilevò che il ritiro del 
					ricorso 
					incidentale non era stato effettuato nella maniera e forme 
					previste dal Codice 
					di Procedura 
					Civile il quale, tra l’altro, prevedeva la preliminare 
					notifica alle parti in 
					giudizio 
					antecedente la prima udienza. Per questo motivo non fù 
					accolto il ritiro del 
					predetto 
					ricorso incidentale”. 
					“Oggi –dichiara 
					infine Giuseppe Rodi- 
					quella da me prospettata rappresenta l’unica 
					ipotesi per 
					la quale la nostra città di Messina potrebbe, liberamente, 
					attraverso 
					nuove 
					elezioni, eleggere il nuovo Sindaco”. 
					“Infine -conclude 
					Rodi- 
					sono costretto ad evidenziare che non mi è ancora pervenuta 
					l’ordinanza 
					dello scorso 6 aprile, dalla Cassazione. Non riesco a 
					comprendere come 
					mai, nei 
					miei confronti, accadano fatti anomali”.   
					Messina 19 
					aprile 2005  
					
					                                                                           
					Giuseppe Rodi   |