TRUFFA ELETTORALE

IL REFERENDUM SI DEVE RIFARE

REFERENDUM ELETTORALE SICILIANO DA RIFARE

 

Provincia di Messina votanti 13,57%

588.023 elettori,  79.822 votanti, 38.497 SI,  30.256 NO,  4.187 voti non validi,  6.882 schede bianche.

 

Messina votanti 9,66% degli aventi diritto.

204.561 elettori,  19.768 votanti,  8.457 SI,  9.778 NO,  931 voti non validi,  602 schede bianche

 

Milazzo con votazioni amministrative comunali votanti 66.56%.

27.864 elettori,  18.547 votanti,  9.476 SI,  5.339 NO,  737 voti non validi, 3.004 schede bianche

 

Barcellona votanti 12,77%

35.251 elettori,  4.502 votanti,  2.053 SI,  1.859 NO,  303 voti non validi,  287 schede bianche

 

1) Il voto comunale a MILAZZO ha deformato il voto di tutta la Provincia di Messina

(il 13,57 % degli aventi diritto è andato a votare, incluso Milazzo. Senza Milazzo si scende anche al 10%).

Se applichiamo la stessa percentuale di votanti di Barcellona a Milazzo, i voti per il referedum a Milazzo

si riducono a 1/5 in cifre assolute, cioè scendono a 2.000 per il SI e a 1.000 per il NO.

 

Una differenza sul totale finale di tutta la provincia di ben

7.000 voti in meno per i SI, e 4.000 in meno per i NO

 

Proprio nella differenza ARITMETICA tra queste due cifre STA L'ERRORE DI CALCOLO.

 

Mentre nel primo caso i SI prevalgono sui NO di 1.000 voti

Nel secondo caso: 9.467 meno 5.339 uguale 4.000 voti circa,

i SI prevalgono sui NO MOLTIPLICATI PER 4 VOLTE DI PIU'

 

questa cifra DISTORCE IL TOTALE DI TUTTA LA PROVINCIA DI 3.000 voti (4.000 meno 1.000)

A Catania la distrorsione arriva a diverse decine di migliaia di voti.

Tolte le altre differenze dei 38 comuni in cui si è fatto il sindaco, 

le cifre totali finali dei SI e dei NO sono quasi uguali.

QUESTO SIGNIFICA CHE LE AMMINISTRATIVE DEI COMUNI HANNO DEFORMATO

 IL VOTO FINALE TOTALE DEL REFERENDUM.

 

2) Ben 3.000 votanti a Milazzo hanno lasciato la scheda BIANCA, questo significa che

   non hanno espresso una decisione di voto una quantità ENORME di cittadini rispetto ai votanti.

   Nel resto di tutta la Provincia di Messina, altri 3.800 votanti non hanno espresso il voto lasciando la scheda

   bianca. E' evidente come solo Milazzo ha capovolto il voto del capoluogo e di tutta la provincia.

 

3) Non è stata informata la popolazione del Referendum, molti erano convinti di andare

a votare per la fecondazione assistita, si sono invece trovati di fronte un quesito sconosciuto.

   La Gazzetta del Sud in particolare ha pubblicato, prima della data del 15, pochi articoli in ultima pagina.

 

4) Tutte le procedure referendarie si sono sovrapposte nei tempi stretti di realizzazione,

 impedendo la prenotazione degli spazi elettorali nei comuni e la rappresentanza del comitato elettorale

 nei seggi elettorali. Pochi partiti tra i promotori sono riusciti a prenotare in tempo gli spazi per i manifesti

e a nominare i rappresentanti provinciali. A Messina alcuni uffici elettorali del Tribunale sono stati

organizzati  in tempi ridottissimi, tanto da dover dirottare alcune attività su strutture comunali.

 

PER TUTTI I MOTIVI SOPRA ESPOSTI IL REFERENDUM SI DEVE DICHIARARE NULLO

 

E' STATO UN GRAVE ERRORE FARE LE ELEZIONI COMUNALI CON IL REFERENDUM

NELLO STESSO GIORNO, UNA GRAVE MANCANZA DI OMOGENEITA' NEI VOTANTI.

VOTANTI MOTIVATI A PARTECIPARE DA DUE RICHIESTE TOTALMENTE DIVERSE,

IL REFERENDUM SI BASA SU CIFRE ASSOLUTE DI PREVALENZA ARITMETICA,

LE VOTAZIONI COMUNALI SU CIFRE PROPORZIONATE ALLE PERCENTUALI,

DUE ELETTORATI DIVERSI CHIAMATI A VOTARE CONTEMPORANEAMENTE

E SOPRATTUTTO NON IN TUTTI I COMUNI.

O SI VOTA IN TUTTI I COMUNI INSIEME CON IL REFERENDUM

OPPURE IL VOTO ASSUME UNA DISOMOGENEITA' CLAMOROSA.

 

QUESTO REFERENDUM NON HA CARATTERISTICHE DI OMOGENEITA' NEL CALCOLO

E CHIAREZZA DI MOTIVAZIONI DEI VOTANTI CHE SONO ANDATI A VOTARE NEI 38 COMUNI

 

si propongono due soluzioni:

 

a) IL REFERENDUM SI DEVE RIFARE SENZA ELEZIONI DI ALTRO TIPO

   oppure

b) Calcolare i NO ed i SI dei 38 comuni in proporzione alla media dei votanti

    di tutta la Sicilia, escludendo ovviamente le percentuali dei votanti dei 38 comuni dalla stessa media.

Ad esempio a Milazzo i voti in cifre assolute sia dei SI che dei NO  da sommare

devono essere 6 volte meno rispetto alla percentuale dei votanti

(66,56% contro i 10% ipotetico di tutta la Sicilia, Cuffaro dice il 7%),

Milazzo da sola ha capovolto il voto di Messina.

A Catania i voti validi assoluti da sommare sono 7,5 volte meno rispetto ai votanti

 (75,5% contro il 10% ipotetico di tutta la Sicilia),

Catania da sola ha capovolto il voto in tutta la Sicilia.

 

Messina 16 Maggio 2005                                                    Rosario Baeli  

                                                                          Delegato Comitato Referendario

                                                                          

 

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