LE COLONNE D'ERCOLE NEL CANALE DI TUNISI

 

LE COLONNE D'ERCOLE NEL CANALE DI TUNISI L'articolo di Gianni Giuffré che il settimanale "centonove " dedica a Sergio Frau , giornalista di "Repubblica", "inviato speciale e grande esperto di archeologia", somiglia alla "scoperta dell'America". Enzo Basso, coeditore di "centonove ", è un grande esperto di archeologia e di tombaroli, infatti, è suo lo scoop, sempre per "Repubblica", della VENERE DI MORGANTINA trafugata in Sicilia nel 1988 ed adesso nel Paul Getty Museum di Malibù, Los Angeles, California Republic. L'articolo con titolo in stile rebus della Graziella L., direttrice abilitata di "centonove", che ci somministra graziosi tric-trac di cui solo lei capisce il significato, in ossequio al sempre valido: NON FAR CAPIRE NIENTE = INCURIOSIRE ( Non far capire ai lettori è normale, tanto il giornale lo hanno già pagato). Platone lo conoscono in molti: filosofi, archeologi , architetti ed anche……. i giornalisti esperti. Da diversi secoli , da quando finalmente nel rinascimento i classici greci vennero tradotti in una città che anticamente era considerata un centro culturale di primaria importanza ( MESSINA), è di dominio pubblico il contenuto del passo dei "DIALOGHI" denominato "TIMEO" in cui si parla di ATLANTIDE. Adesso Sergio Frau scopre che le Colonne d'Ercole sono nel CANALE DI TUNISI. Complimenti!

Ci avete messo quasi 500 anni per fare questa scoperta. Di questo passo sapremo tutto sul bandito Giuliano nel 2500 e su Antonio Canepa nel 3000. Conosco il significato del gesto di Ettore Majorana quando fece perdere le sue tracce dopo aver capito cosa aveva scoperto. In questo gesto c'è un' umanità tipica di questo paese, difficile da spiegare e forse è meglio che non sia neanche definita a parole, così nessuno potrà dire di averla scoperta prima. Noi tutti sappiamo dove siamo nati e soppesiamo la fortuna di poterci vivere nonostante i nostri oppressori cerchino di rendere la Sicilia un inferno; da Messina a Trapani, questo paradiso rimane tale fin quando gli altri rimangono convinti della verità dell' immagine olografica che è stata costruita, cioè che sia il regno del male. Meno sanno, più salveremo questo paradiso dal degrado. Per questo motivo facciamo i complimenti a Sergio Frau che somiglia molto a quel giornalista del film "Il bandito Giuliano" che sconsolato chiede al gelataio "ma perché in questo paese non parla nessuno" e quello gli chiede "ma scusi lei da dove viene ?" ed il giornalista risponde "sono di Roma" , il gelataio replica: "ma lei che viene da così lontano, che cosa ne può capire della Sicilia ?".

Cordiali saluti da Messina Rosario Baeli

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