BAELI ROSARIO RINO SICILIA STATUTO AUTONOMIA PARLAMENTO SICILIANO

Messina 12 maggio 2006

60 ANNI DI PARLAMENTO SICILIANO REPUBBLICANO

15 MAGGIO 1946-2006 STATUTO DI AUTONOMIA

60 anni di Parlamento Siciliano Repubblicano,

conquistato da Antonio Canepa e da molti altri siciliani,

morti per la nostra libertà.

   

   

 

15 Maggio      1946-2006     60 ANNI

 PARLAMENTO SICILIANO REPUBBLICANO

                

CITTADINO SICILIANO: IGNARO, IGNOTO, INERME, INUTILE

Mentre in CINA si mette in mostra la storia di 5.000 anni della Sicilia

i siciliani di oggi non conoscono neanche la storia dei loro ultimi 50 anni.

censurata da un anacronistico e illegale "segreto di Stato" italiano.

 

Mentre a Roma si celebra il RINASCIMENTO "italiano" con Antonello da Messina

presentato come "il meridionale che va a istruirsi a Venezia" (giornale: la Repubblica),

-meridionale di che cosa ? la Sicilia, nel "400, era l'università ed il faro delle culture-

 

Il GOVERNO SICILIANO con un bilancio di 30 mila miliardi di lire annue,

non informa i siciliani dei loro più basilari diritti come il VOTO e le ELEZIONI.

 

Con la nuova LEGGE ELETTORALE SICILIANA, voluta a Palermo, dalla destra e dalla sinistra,

è stato  gravemente ridotto il diritto dei siciliani di scegliere liberamente i propri rappresentanti,

 

IL PRIMO REFERENDUM della storia repubblicana della Sicilia del 15 maggio 2005

contro la nuova legge elettorale siciliana  è stato nascosto, confuso, taciuto dai giornali e dai partiti,

DEFORMATO nel risultato dal coincidente e contemporaneo voto nei comuni siciliani,

l'enorme afflusso per il voto comunale di Catania  ha capovolto, da solo, il voto referendario di tutta la Sicilia.

Nelle Città di Palermo, Agrigento e Messina hanno vinto i NO alla nuova legge elettorale. L'afflusso al voto comunale della piccola città di Milazzo,  ha capovolto il voto referendario di Messina (rapporto popolazione  Milazzo -Messina : 1 a 9)

 

IL PARLAMENTO ITALIANO, con un furto ai siciliani di oltre 100mila miliardi di lire

all'anno di  tasse sulla raffinazione del petrolio, incassate incostituzionalmente dall'Italia,

ha ridotto i siciliani al terrore quotidiano della povertà e del disastro ecologico incombente.

 

Il comprensorio di Milazzo ha il record di morti per TUMORE ai polmoni.

1.000 nascite di bambini deformi nell'area petrolchimica di PRIOLO, raffinerie obsolete,da Moratti a ERG,

I Moratti trasferirono dall'America una vecchia raffineria ad Augusta-Priolo (la prima raffineria),

buttando gli spiccioli e le briciole di questa feroce speculazione nella squadra dell'Inter, fino ad oggi.

pane, calcio e basket per distrarre i siciliani dal cancro, dal genocidio e dall'inquinamento ambientale irreversibile.

Leggi italiane permissive, norme di sicurezza  ridicole, giudici imbavagliati e ricatto del lavoro.

Questa è la legge italiana: Siciliano se vuoi stare in Sicilia, lavora da schiavo in questo inferno,

consuma i nostri prodotti cancerogeni, genera figli deformi e crepa di tumore, tu e tutta la tua famiglia.

 

Magnifiche città archeologiche come Gela, Megara, Milazzo, Imera deturpate da raffinerie e centrali termoelettriche.

Antiche città come Agrigento, Palermo e Taormina sconvolte dal traffico di milioni di auto e camion.

Il centro storico della pur moderna città di Messina, assediato per 30 anni dal transito di 4.000 TIR al giorno.

Una linea ferroviaria con velocità media massima  di 50 kilometri orari,  altrimenti oltre si rischia il deragliamento,

sulla quale le Ferrovie dello Stato Italiano facevano pagare anche  il SUPPLEMENTO RAPIDO.

 

5 MILIONI di siciliani sono reclusi, da 50 anni, entro i confini naturali della più grande isola del Mediterraneo,

 in un RISERVA inesauribile di braccia da lavoro, cervelli laureati e carne da cannone da sfruttare

per le guerre economiche italiane al completo servizio delle multinazionali del petrolio.

 

5 MILIONI di siciliani SENZA OSPEDALI funzionanti, SENZA PORTI e AEROPORTI decenti,

senza decentramento amministrativo, con soli 390 comuni, invece dei 1.000 necessari,

il governo locale concentrato nelle mani di pochi politici impreparati, spesso ladri e mafiosi.

 

IL PATTO COSTITUZIONALE PARITARIO TRA SICILIA E ITALIA, FIRMATO NEL 1946,

CHIAMATO "STATUTO DI AUTONOMIA DELLA REGIONE SICILIANA"

E INCLUSO NELLA COSTITUZIONE DEL 1948, E' STATO SISTEMATICAMENTE

UMILIATO, IGNORATO, CALPESTATO, CANCELLATO UNILATERALMENTE DALL'ITALIA

ANCHE  IN APERTA VIOLAZIONE DEL TRATTATO DI PACE DI PARIGI DEL 1947

CHE IMPONEVA ALL'ITALIA DI MANTENERE SMILITARIZZATO IL TERRITORIO DELLA SICILIA.

 

UNO STATUTO SICILIANO REPUBBLICANO CONQUISTATO CONTRO LA MONARCHIA ITALIANA

PROFESSORI UNIVERSITARI, DI STORIA E DIRITTO COSTITUZIONALE, AFFLITTI DA AMNESIA ACUTA

 

Con questa LEGGE ELETTORALE TRUFFA si impedisce al Popolo Siciliano di scegliere

i propri rappresentanti al governo del Parlamento  SICILIANO, infatti,

dei 51 simboli di partito presentati alle elezioni siciliane, 35 sono stati eliminati,

alcuni esclusi dalla legge, altri fagocitati dai grossi partiti, altri piccoli si sono alleati

tra di loro per cercare di scalare la INSUPERABILE barriera del 5 %.

 

In DEMOCRAZIA le alleanze si fanno DOPO IL VOTO, non prima. Eliminare piccoli e nuovi partiti

significa CANCELLARE LE MINORANZE.  La DEMOCRAZIA SI BASA SUL RISPETTO DELLE MINORANZE.

Un meccanismo elettorale che ELIMINA LE MINORANZE, prima di votare, E' UNA DITTATURA.

 

La Repubblica si basa sulla liberà di scegliere i propri rappresentanti, se NON C'E' la possibilità

di scegliere liberamente in una lista di candidati liberi da condizionamenti, E' UNA DITTATURA.

 

I grandi partiti italiani decidono chi partecipa e chi vince, IL POPOLO SICILIANO è solo spettatore.

 

TRE SOLI candidati alla carica di capo del governo siciliano NON PERMETTONO AI SICILIANI

di scegliere una personalità degna di governare la Sicilia ed il Parlamento Siciliano Repubblicano.

L'ELEZIONE DEI DEPUTATI DEL PARLAMENTO DELLA SICILIA NON E' UNA GARA D'APPALTO