IL PERCORSO DEI QUATTRO CANOISTI SICILIANI

ODISSEA RIDENS 2005 BENTORNATI CANOISTI

   

Una vera traversata nella Storia e nel mito.
Una concentrazione di isole piene di eventi storici
e fantasie mitologiche con attori veri e inventati.

Chi ha scritto l'Odissea voleva molto bene a queste isole dello Jonio.
Forse Omero non è mai esistito, forse a scrivere l'Odissea fu una donna,
di Trapani o di Atene, forse non lo sapremo mai.

Il padre di Ulisse era della Crimea o di Milazzo?
Anche questo, forse, non lo sapremo mai.

Questi quattro canoisti hanno visto quelle isole da un punto di vista molto
vicino a quello di ulisse.
Quasi a quota 0 sul livello del mare lungo rotte non convenzionali,
con traversate a forza di remi-pagaia, regolandosi con strumenti di
navigazione minimi, carte, bussola e buona vista.

 

   

ODISSEA RIDENS 2005

 

4 CANOISTI SICILIANI

NELLE ISOLE GRECHE

DEL MAR JONIO

 

I LUOGHI ATTRAVERSATI E VISITATI:

 

Isola di Corfù

Museo Archeologico di Corfù

sud Corfù KILOMOS

 

Traversata Corfù Paxos (7 miglia)

avvistamento FOCA GRIGIA

tartaruga Karetta-Karetta

 

Mare della foce del  fiume Acheronte

il fiume dell'inferno di Dante

 

 

   

Traversata Paxos Parga  12,2 miglia

 

Traversata Parva Preveza (Nicopoli)   22 miglia

 

da Preveza scavi di Nicopoli

 

NICOPOLI, monumento alla battaglia di AZIO

tra Ottaviano e Marcantonio con Cleopatra

 

PREVEZA di fronte al golfo dove fu lo scontro

250.000 soldati e vogatori

 

Traversata da Preveza a LEFCATA

lungo tutto l'omonimo canale

 

LEFCATA, dove la poetessa SAFFO si suicidò

gettandosi da una rupe. 

   

Cascate KATARATTES

NIDRI' centro turistico

 

isola di MEGANISSI

 

isola di SKORPIO

 

pernottamento a ARKUDI isola deserta

 

SPARTAKORI

 

VATI

 

ITAKA, sosta a STAVOS paese natale di Ulisse,

Museo archeologico, frammento della maschera teatrale

di Ulisse(?) su cui è scritto ODISSEO.

FRIKES a nord di Itaka

 

   

No ci sono molte testimonianze della storia di Ulisse sull'isola di Itaka

contrariamente alla enorme fama e pubblicità dell'opera omerica.

L'allevamento di animali più evidente è quello ovino-caprino.

 

Non ci sono molti riferimenti al Chersoneso (promontorio, penisola)

 indicato  nell'Odissea come paese del padre di Ulisse.

Il luogo dei magnifici buoi del dio sole.

 

 

Virgilio visitò la Grecia dop aver scritto l' Eneide

Omero visitò mai ITAKA?

 

Un messinese di nome DICEARCO DA MESSANA

24 secoli fa diede il suo contributo alla "Questione Omerica",

scrisse un libro intero sul quesito "se Omero fosse mai esistito"

   

   

Articolo del giornale  "LA SICILIA" del 28 Agosto

Odissea Ridens, conclusa
l'avventura dei palermitani

 

Il viaggio è terminato, ma negli occhi hanno ancora le immagini di paesaggi straordinari, piccoli tesori d'arte e incontri con animali bellissimi come le tartarughe da quasi un metro o le foche. L'avventura in kayak dei palermitani Salvatore Bartoli e Cinzia Magenga, in compagnia dei messinesi Eugenio Viviani ed Emanuela Garaffo, nella "Odissea Ridens" per le isole della Grecia e per le acque teatro della battaglia di Lepanto non poteva andare meglio. I quattro novelli argonauti, se si escludono piccoli disagi causati dal mare e qualche vento poco amico (come il forte e fastidioso maestrale trovato nel canale di Leucade), hanno concluso la loro navigazione senza problemi e addirittura hanno fatto ritorno in Sicilia in anticipo rispetto alla tabella di marcia stabilita prima della partenza. I quattro protagonisti della "Odissea Ridens" hanno percorso in kayak un totale di 12 tappe con un minimo di sei miglia nella giornata più breve ad un massimo di 21 miglia nautiche nel giorno più lungo. «E' stata un'avventura incredibile - spiega Salvatore Bartoli -. Abbiamo concluso l'Odissea Ridens come volevamo. Siamo stati fortunati perché abbiamo evitato quasi sempre le condizioni limite del mare. Ogni volta che superavamo una tappa il tempo peggiorava regolarmente». La «Odissea Ridens» è iniziata il 12 agosto scorso da Kerkira (Corfù) e si è conclusa, almeno per la parte in kayak, a Cefalonia. Da Zante il ritorno in nave appena giovedì. «Abbiamo ancora negli occhi paesaggi straordinari – conclude Bartoli –. A Corfù abbiamo visto la venere ridens, simbolo del nostro viaggio. Ci siamo fermati in un'isola selvaggia come Arcoudi, situata tra Meganissi e Itaca. Tra Paxos e il continente ci siamo imbattuti nelle tartarughe da quasi un metro e nelle foche. A Nicopolis, poi, siamo stati nei siti dove si trova il monumento alla vittoria di Ottaviano ed abbiamo visto gli alloggi dei rostri delle navi di Marco Antonio e Cleopatra».
FRANCESCO TRUPIA del giornale LA SICILIA

Altre note della Multigraf Editrice di Messina (editrice del sito www.messinacity.com):

La gigantesca gorgone ridente che era rappresentata  nel timpano del tempio di Corfù adesso si trova nel museo archeologico  di Corfù. Il volto è identico a quello della gorgone rappresentata nel tempio C di Selinunte che si trova oggi al museo Archeologico di Palermo (a Selinunte era rappresentato solo il volto gigantesco).

Quella di Corfù è scolpita nella posa della "corsa in ginocchio" identica a quella del Museo Archeologico di Siracusa.

La venere Ericina Ridens (di Erice) era  stata invece evocata da Ugo Foscolo in un brano dedicato a Zante (Zacinto)

e più estesamente dal Carducci in una sua opera .

Altre note e immagini sono nelle NEWS di www.messinacity.com

Le foto si possono riprodurre indicando il nome dell'autore (Salvatore Bartoli) e del sito internet.

 

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