LA VERA STORIA DI CORLEONE

BANDIERA VESPRO SICILIANO 1282,

SINDACATI DEI LAVORATORI SICILIANI 1894

   

La vera storia della Sicilia cancellata dai vincitori.
Corleone e Palermo le prime due città federate contro i francesi nel 1282, Corleone patria dei primi accordi sindacali tra padroni e contadini, molti anni prima dei sindacati dei lavoratori siciliani che poi arriveranno a 300.000 iscritti in Sicilia nel 1894 quando il partito Socialista Italiano aveva 10.000 iscritti in Val Padana.

Nell'aula del Consiglio Comunale di Corleone dal 2003 esiste una targa in bronzo dedicata a BERNARDINO VERRO ed un busto.

Busto di Bernardino Verro nell'aula del Consiglio Comunale di Corleone

   

BERNARDINO VERRO


Bernardino Verro, impiegato comunale cominciò la sua attività a favore dei contadini, e contro l'abbandono della campagna, organizzando un circolo culturale chiamato "Nuova Età" e il 31 luglio del 1893 il primo congresso provinciale dei "Fasci siciliani dei lavoratori" che contavano seimila soci aderenti e dove furono approntati i "Patti di Corleone", primo esempio di contratto sindacale scritto.
In questi patti si definivano i termini della mezzadria e dei lavoro contadino in generale.

Lapide dedicata alla cerimonia di intitolazione della sala del Consiglio
Comunale a BERNARDINO VERRO

   

Per ottenere l'applicazione, Verro organizzò imponenti scioperi sia a Corleone che nei comuni limitrofì con esiti molte volte favoreoli ai lavoratori.
Ma questa rivolta non stava bene a Crispi, allora capo dei Governo, e soprattutto ai nobili proprietari terrieri e al loro "braccio armato": la mafia.
Gli scioperi e i Fasci siciliani furono repressi violentemente e Verro arrestato con altri compagni. Vennero processati e condannati con pene durissime (dai 16 ai 18 anni di carcere), ma un'amnistia liberò Verro dopo soli due anni. Uscito di prigione continuo con ancora maggiore vigore a difendere le sue idee e i diritti dei popolo rurale.

Certo che Verro non era facilmente malleabile! E allora giù minacce e calunnie, qualsiasi cosa pur di fermare quella testa calda... Fu più volte incarcerato, costretto all'esilio, ma questo non gli impedi di continuare ad occuparsi dei contadini.
Ispirò la costituzione delle cooperative agricole e inventò le affittanze collettive (cioè l'affitto delle stesse terre fra più famiglie di agricoltori).
Fu eletto sindaco nel giugno dei 1914.

Ma questo era veramente troppo... la mafia non poteva tollerare che a capo del Paese ci fosse proprio lui e il 3 novembre di un anno dopo lo uccise con undici colpi di rivoltella mentre tornava a casa.


Nel 1917 gli fu eretto un busto in bronzo... che fu rubato e mai ritrovato, nel 1995 gli fu dedicato un altro busto, questa volta in marmo... che fu distrutto notte tempo .
Resiste una lapide nella via a lui dedicata e i locali della cooperativa agricola che costituì nel 1906.