ATTRAVERSO I MUSEI LA STORIA DI UN POPOLO

 

 

Un museo del Popolo Ladino, un giornale, una bandiera, SONO SOLO 30.000 i ladini rimasti sulle Dolomiti tra Brunico e Cortina ma difendono e valorizzano in tutti i modi la loro cultura. I costumi tipici sono indossati in tutte le manifestazioni religiose e civili. La segnaletica è TRILINGUE: italiano, ladino e tedesco (austriaco).
La loro economia agricola è limitata alla coltivazione delle patate e del mais (sulle Dolomiti non cresce altro), l'allevamento è molto diffuso al livello familiare, il latte viene prodotto dai singoli e poi inviato alla grande distribuzione. Il turismo nelle valli è in pieno sviluppo mentre nei poli turistici è già a livelli industriali (Cortina).
Il nuovo Museo della cultura ladina, della storia e dei costumi è un gioiello di esposizione museale, un esempio da seguire per tutti i musei turistici e didattici, si trova a San Martino.

 

Altro grande (per la qualità e varietà dei pezzi esposti) e bellissimo museo è a Cortina nel palazzo delle "REGOLE", le leggi medievali delle Dolomiti scritte e sottoscritte da re e governanti che si sono succeduti da allora.
Il territorio dei ladini è compreso tra tre aree ricadenti nelle province di Bolzano, Trento e Belluno in Veneto. Il riconoscimento della cultura ladina varia in queste tre aree per la diversa attenzione che le amministrazioni locali hanno per questo popolo delle montagne famose nel mondo.