COMUNICATO STAMPA PRESENTAZIONE QUADRO

 
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 Il testo da cui è tratto il capitolo di Messina si trova su:

www.siciliapaisi.com  alla voce Vespro Siciliano

 OGGETTO: comunicato stampa PRESENTAZIONE QUADRO VESPRI SICILIANI

    Sabato 30 Marzo ore 16,  SALA Ristorante Cardines in Via Cardines (isola pedonale)

                     sarà presentato alla Stampa un QUADRO dedicato a Messina.

Nella ricorrenza del 720° anniversario del Vespro Siciliano del 1282, la MULTIGRAF Editrice presenta l’opera di Juan Mario Miano realizzata per l’evento che coincide con la Pasqua come il giorno dello scoppio della rivolta di Palermo che divenne la GUERRA del VESPRO SICILIANO.

  Solitamente quando si parla del VESPRO si pensa sempre a Palermo ma, in realtà, la città dove gli eserciti effettivamente si fronteggiarono fu Messina. Nel resto della Sicilia la caccia al Francese si consumò nell’arco di due mesi ai danni delle ultime guarnigioni rimaste trincerate in sparuti capisaldi, a Messina 80.000 armati ASSEDIARONO la città per quattro mesi da giugno a settembre 1282, il loro campo era a Catona  (Gallico), 15.000 cavalieri. 200 navi da guerra.

 Quella che poi diventò la GUERRA del VESPRO fu, in questi quattro mesi, la RESISTENZA di tutti i Siciliani accorsi a Messina per rinforzare le difese, per impedire che, una volta entrato a Messina, Carlo potesse desertificare la Sicilia intera come avevano fatto 14 secoli prima i Romani.

  Tutte le città Siciliane elevate a Libere Repubbliche inviarono i loro uomini per difendere Messina.

  La confederazione delle Libere Città di Sicilia contro i Francesi era nata a Corleone (con Palermo le due città promotrici), il 3 aprile del 1282, avevano scelto una BANDIERA diagonale con il colore della città di Corleone, il GIALLO, e quello della città di Palermo, il ROSSO.

Al centro di questi due colori diagonali LA TRINACRIA, simbolo millenario della Sicilia.

Questa bandiera è la stessa adottata ufficialmente dal Parlamento Siciliano d’oggi.

  Messina fu l’ultima ad insorgere perché la storia aveva insegnato che era la città più esposta alle feroci vendette delle fallite conquiste straniere, di solito iniziate da questa “PORTA” della Sicilia.

  Per RIVALUTARE il ruolo fondamentale di MESSINA con la strenua RESISTENZA contro Il più grande esercito mai messo insieme, neanche per le Crociate, è stato realizzato questo quadro che è il primo, di tutti quelli esistenti nei musei e conosciuti, dedicato a Messina e non a Palermo.

 In verità esiste un quadro di una autore napoletano con figure di donne in fuga, così intitolato ma che non ha nesso con la storia. Ci sono anche dei bozzetti di Aristide Sartorio per i mosaici del nuovo Duomo di Messina ma non sono mai stati realizzati.

   L’Autore, Juan Mario Miano si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Buenos Aires ove e nato nel 1971 ( padre  Siciliano, madre Franco-Basca) vive a Taormina. Il quadro nasce da un’idea di Rosario Baeli che ha cercato di ricostruire i luoghi attraverso documenti e racconti che ormai si perdono nella memoria della città più ricostruita del mondo, dove la popolazione ha perso da troppo tempo il senso comune d’amore civico senza il quale nessuna società può andare avanti.

Saranno disponibili opuscoli con una breve storia dell’assedio di Messina.

Per i cittadini ed i visitatori il quadro si potrà vedere nella SALA anche nei 15 giorni successivi.

                                                                            

Messina 24 Marzo 2002  

MULTIGRAF Editrice

L'invito è esteso a tutti, ci vediamo giorno 30 marzo alle ore 16 (se tutto funziona).

Invito particolare a Jacopo Fo e famiglia.